mercoledì 15 febbraio 2012

IL POSTO FISSO NON C'E' PIU'

Segnalo un'intervista interessante a Luca Nicotra.

OBAMA

Questa mi sembra un'intervista molto interessante. Prepariamoci a vedere una campagna elettorale giocata sul web, vediamo cosa salta fuori.
Le premesse sembrano buone...

GLI ANTICLERICALI CHE POSTANO DON GALLO IN BACHECA

Premetto che sono per le primarie sempre e comunque, che non è possibile fare un dramma ogni volta che il PD le perde, che quando le perde serve capire cosa non va e correggere alla svelta (questo è il pezzo più difficile), che non ho nulla contro Doria, anzi, spero che vinca come ha fatto Pisapia a Milano.
Fatemi dire però che è molto divertente (per non dire un po' disgustoso) come gli amici di Sel abbiano condiviso il commento di don Gallo, postandolo "in ogni dove".
Ma la Chiesa non dovrebbe non intromettersi negli affari politici? O lo deve fare solo quando fa comodo?
Perché io, da cattolico, sono favorevole al fatto che la Chiesa sia libera di esprimersi sempre e comunque. Certo, mi infastidisco quando lo fa in un modo che a me pare non coerente con il suo mandato apostolico, ma trovo comunque giusto che si esprima.
Voi, che dell'anticlericalismo avete fatto spesso un vessillo, ora correte dietro alle dichiarazioni di un prete, bravo, ma molto schierato. Mi sembra un pochino incoerente.
Come la mettiamo adesso quando qualche don più vicino a Cl parlerà bene di Formigoni? Rialzerete ancora il vessillo dell'anticlericalismo?

SANREMO

Lo so, sembrerà da vecchi, ma a me Sanremo piace.
Ieri mi sono perso la puntata (avevo stranamente delle riunioni), ma ho recuperato oggi con youtube.
Celentano a parte (in fondo era lì per fare spettacolo e lo spettacolo lo ha fatto, a giudicare dalle reazioni) mi sono piaciute le canzoni di Bersani, Arisa e Nina Zilli. Il problema è che la musica dovrebbe avere più spazio perché non ha bisogno di altro. Non è possibile che sia relegata a comprimaria (nella migliore delle ipotesi) di uno spettacolo che, francamente, non è nemmeno di gran qualità,

LASCIATE STARE LA FIGLIA DELLA FORNERO

A quanto pare la figlia della Fornero è brava, molto brava. Pare che sia andata avanti per meriti suoi e non per mamma e papà.
Come al solito a fare i giustizieri si casca in errori grossolani. Come al solito ce la si prende per cose non del tutto corrette (nella migliore nelle ipotesi, nella peggiore completamente sbagliate).
E' evidente che l'università italiana ha molte cose che non vanno e che i baroni sono uno di questi problemi. Ma prendersela con le persone e non con i problemi è sempre pericoloso e populista.




CAMBIARE VOLTI

Generalmente non sono molto d'accordo con quello che scrive Marina Terragni, ma trovo che questa volta l'analisi sia azzeccata.
Il Pd, soprattutto fra i giovani, è avvertito come conservatore, a causa delle facce che quotidianamente lo rappresentano.
C'è bisogno di persone che sappiano fare sintesi meglio di quanto si stia facendo ora, che rispondano a logiche legate a questi tempi e non agli anni '70. Serve dare spazio a nuove idee e nuove elaborazioni politiche, riformiste, che tengano conto di tutte le sensibilità presenti nel partito.
Perché un partito del 30% ha il dovere di essere plurale e ha l'obbligo di fare sintesi.
Forse sarebbe l'ora di cambiare classe dirigente, forse sarebbe ora di un congresso.